il Tao

Meditazione n.147
Remissività
la pioggia fuori stagione
sferza le chiome di alberi maestosi.
Viaggiatori perplessi si chiedono il perché,
stringendosi sotto vecchie grondaie.
Per i seguaci del Tao è importante conoscere e agire in conformità ai cicli delle stagioni. Studiare il modo in cui gli eventi procedono è diventata oggi una vera e propria scienza.Alcuni la padroneggiano a tal punto da venire ammirati quasi fossero dei maghi. Eppure dinanzi a un accadimento imprevisto, persino i saggi restano sorpresi.
È il caso di una pioggia che giunge fuori stagione. Ci aspettiamo il caldo dell’estate piena, invece ecco una giornata quasi invernale. Che altro fare se non accettarla? Seguire i cicli non significa che possiamo contare sempre su una precisione e una regolarità matematiche: i processi secondo cui le circostanze evolvono non saranno mai del tutto prevedibili. La natura non si adegua alle teorie umane
Il seguace del Tao è sempre flessibile e adattabile…Sapere come accantonare le esigenze personali per assecondare le necessità imposte dal momento è un’arte preziosa.
Meditazione n.82
Armonia
Il sole è in movimento porta una nuova stagione,
il respiro della primavera accorda le foglie
Il Tao è qui. Siamo noi a non essere sempre in armonia con esso.Il Tao procede per la propria strada. Siamo noi a non essere pronti a seguirlo.
Il Tao si muove con sicurezza. Siamo noi a distrarci.
Il Tao non ha coscienza, eppure è supremo. Siamo noi che continuiamo a pensare.
Per questo, entrare in armonia con il Tao è il nostro compito principale: dobbiamo trasformarci in strumenti perfetti, splendide arpe perfettamente accordate. Se siamo meno che perfetti, come riusciremo ad armonizzarci con la musica dell’universo? Una volta ben accordati potremo aprirci al Tao. Ovunque esso conduca, lo seguiremo senza esitazione. Così come il musicista esprime il proprio talento individuale pur fondendosi con il magnifico insieme dell’orchestra, anche il seguace del Tao resta uomo pur entrando con l’universale.
Quando il sole inizia il suo nuovo corso, arriva la primavera. L’aria si riscalda e il mondo gioisce. Un nuovo sorriso permea ogni cosa, e persno le foglie tremolanti si accordano al ritmo primaverile. Porgiamo il viso al sole, come fanno i fiori. Porgiamo il viso al Tao, come tutti dovrebbero fare.
Meditazione n.251
Vitalità
Lumaca, minuscola spirale in membrana
calcificata;
geometride, drago a forcina;
bombo, grumo di velluto giallo e nero;
farfalla bianca, scoppio sincopato
di allegria;
bulbi spogli, bianchi tentacoli
nel suolo che si sfalda;
pere, figlie della terra e del sole.
Quando ci colgono i dubbi della vita, non dobbiamo che trascorrere qualche ora curando un giardino. Vi potremo osservare una grande varietà. Ovunque guardiamo, scorgiamo un processo dinamico in atto: magari il modo in cui un loto germoglia tra il fango e il marciume, o la danza con cui il lombrico si scava un minuscolo cunicolo nella terra. Il profumo del terriccio umido ci fa un effetto stranamente eccitante, la vista degli alberi in crescita ci delizia.
Per quanto curato possa essere un giardino, in esso regnano costantemente l’entropia e il disordine. Va tutto bene: così dev’essere. I nostri schemi e la nostra estetica sono imperfetti. La nostra mente non può abbracciare e comprendere tutta la varietà della natura. lasciamo che essa prosegua nel suo corso multiforme. Varietà significa vitalità.
Deng Ming-Dao
IL TAO PER UN ANNO